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Italia-Serbia: momenti di tensione a Genova

La polizia presidia la gabbia vicina alla Nord, dove i tifosi serbi con fumogeni e passamontagna hanno tirato in campo di tutto.

Le squadre sono rientrate negli spogliatoi prima del fischio d’inizio.Nessun ferito.

I circa 1.600 ultras della Serbia sono confinati nel settore ospiti, in una vera e propria `gabbia´. A dieci minuti dal fischio d’inizio della partita, valida per la qualificazione a Euro 2012, è cominciato un lancio di fumogeni prima verso l’adiacente gradinata nord, riempita da sostenitori dell’Italia. Il lancio è proseguito verso il campo, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, ed è stato accompagnato anche dall’esplosione di una bomba carta. Al momento la polizia, in assetto antisommossa, è schierata a bordo campo al di là della recinzione che circonda i tifosi stranieri, e un’idrante è stato aperto verso di loro. Gli agenti della Digos stanno convincendo una decina di ultras, che hanno sollevato la rete della `gabbia´ e sono appollaiati sulla recinzione, a scendere e tornare seduti. Dalla gradinata nord sono partiti cori «zingari, zingari di m.». Le squadre sono entrate in campo, ma la partita non poteva cominciare e, per consentire l’intervento della polizia, le squadre sono state fatte rientrare negli spogliatoi.

A quanto pare i tifosi serbi non vorrebbero far giocare l’incontro come ritorsione dopo la sconfitta con l’Estonia. I più facinorosi avevano aggredito il portiere.

LA SITUAZIONE ALLE 20

Nel pomeriggio alcuni gruppi di tifosi della Serbia, oggi a Genova per la partita con l’Italia, stanno infastidendo i passanti nel centro di Genova, fra piazza De Ferrari, via Venti Settembre, via Garibaldi e piazza Matteotti.

In particolare, fra De Ferrari e via Venti, circa 300 persone hanno incominciato a lanciare bottiglie di vetro in aria e a scrivere sugli autobus con alcune bombolette spray: quando uno di loro è stato fermato dalle forze dell’ordine, tutti gli altri hanno reagito, arrivando quasi allo scontro con alcuni carabinieri, agenti della squadra Mobile e personale della Digos.

Intorno alla fontana c’è un vero “tappeto” di cocci di bottiglia e si respira fumo acre, causato dai molti fumogeni che sono stati accesi.

Il momento di maggiore tensione si è registrato davanti alla Fnac in via Venti Settembre. Alcuni tifosi serbi nel mezzo del corteo spontaneo hanno aggredito un auto della Digos danneggiandola. Sul posto sono è intervenuto personale del reparto mobile della polizia e del battaglione dei carabinieri, che ha caricato i tifosi slavi riportando l’ordine. Tutto questo davanti a decine di passanti in fuga e commercianti costretti a chiudere in fretta e furia i negozi. Poco prima una settantina di questi tifosi si era staccata dal gruppo ed era andata a contestare la Nazionale serba, reduce dalla sconfitta in casa contro l’Estonia per 3-1 nell’incontro di venerdì, nei pressi dell’hotel Savoia nella zona di Principe dove alloggiava il team allenato da Petrovic. I tifosi serbi avevano lanciato oggetti ed un fumogeno era finito all’interno del pullman dei giocatori. Nessun calciatore o membro dello staff è rimasto ferito. Ora i tifosi si trovano all’interno dello stadio e la situazione sembra essere tornata alla normalità. Al momento non si registrano feriti o contusi e la Digos sta vagliando la posizione di alcuni tifosi coinvolti negli scontri.

Intorno alle 19, i tifosi si sono mosso a piedi in direzione dello stadio di Marassi. Qui la polizia ha accompagnato la tifoserie ospite, ma ben presto la curva occupata dai serbi è diventata una bolgia, con fumogeni e personaggi in passamontagna intenti a distruggere le recinzioni in modo da poter lanciare razzi indisturbati. Al momento non si registrano feriti, mentre ci sarebbe un fermato.

Articolo preso da ilsecoloxix.

Categorie:Calcio, Sport Tag:, , ,
  1. 13 ottobre 2010 alle 17:49

    E’ vero, sono stati animali. Però è anche vero che forse la sorveglianza italiana non è stata poi così sveglia.

    P.S.: spero comunque che il 3-0 a tavolino ce lo diano seriamente. Se la partita non fosse stata sospesa, sicuramente saremmo stati noi a prendere 3 gol!

  2. 13 ottobre 2010 alle 19:28

    bè è vero, non è facile entrare in uno stadio con una spranga da 1 metro, veramente assurdo, nello stadio è entrato di tutto, petardi, sassi bottiglie di vetro, fumogeni e tronchesi… e poi quando si disputano partite come genoa-lazio ti levano anche il tappo delle bottigliette di plastica.

    ma io non capisco il perchè questi tifosi (se così sono) debbano fare tutto questo macello per nulla, ah comunque la cosa che mi solleva il morale è che questo “capobanda” alla fine è stato preso

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